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La generazione di Flavia Biondi


TRAMA

Matteo torna al paese dopo tre anni passati a Milano. Si aspetta diffidenza e ostilità, ma forse quello più ostile e diffidente, anche con se stesso, è proprio lui. A volte partire per capire chi siamo non basta. Bisogna anche tornare a casa.


EDIZIONE 

BAO PUBLISING - NOVEMBRE 2015

RECENSIONE

“Zia B dice che siamo tutti mele. che le famiglie sono come un albero carico di frutta. E che quando siamo maturi, succede che ci stacchiamo e andiamo via”
Questa graphic novel è a tema LGBT e racconta di un ragazzo che ritorna nel suo paese natale dopo essere scappato al nord per tre lunghi anni a causa delle incomprensioni di suo padre dato che il ragazzo in questione è omosessuale, il ragazzo ritorna per ritrovare se stesso poiché dove era andato non riusciva nemmeno a mantenersi con le sue sole forze, torna a casa ma deve fare i conti con una mentalità chiusa e, il chiuso e anche il ragazzo che non riesce ad riadattarsi alla vita di paese, tra l’accudire la nonna ormai novantenne e le numerose zie che lo riaccolgono ignare del suo segreto, il ragazzo tenta di andare avanti con le proprie gambe, cercando di darsi coraggio per quando dovrà riaffrontare il padre, tutto pero non va come previsto. Questa storia è un inno alla famiglia e suoi problemi, la scoperta dell’omosessualità sia da parte dell’individuo stesso che dalla famiglia con tutto ciò che porta quella scoperta, il bigottismo da una parte e l’indifferenza dell’altra, il ragazzo si ricrederà di quello stesso paese che aveva ripudiato per paura di essere additato come “finocchio”, scoprirà che chi additava lui era proprio lui stesso, che si definiva scherzo della natura e il finale è molto suggestivo, una vita se ne va, un’altra a nuova vita. La famigliarità con cui l’autrice intavola tutta la storia e disarmante riuscendo a farti sembrare questa storia come una delle tante con tanto di Tavola che mi ha divertito molto dove si vede la genialità dell’autrice, la tavola dove la famiglia si vede “uomini e donne” con annesso disegno della “Maria De Filippi”, una mossa geniale che da impressione di quotidiano. Per quanto riguarda il disegno devo dire che mi piace molto questo tratto realistico, l’unica pecca è che le lentiggini sono presenti in molti, che ti fanno esclamare “ma è una eredita congenita le lentiggini”, L’edizione Bao Pushing è ben fatta. Questa storia deve essere letta da chiunque sia, da quelli che hanno pregiudizi nei confronti dell’omosessualità perché questa graphic novel vi farà ricredere a quelli che non hanno interesse nell’argomento perché si informeranno, all’inizio non mi aspettavo molto da questa graphic novel, poi leggendolo ho ribaltato il mio pronostico.
Do 8 a questo volume sia per disegni che storia.

 

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