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Il Killer di Green River - una storia vera di Jeff Jensen e Jonathan Case con traduzione di Leonardo Favia


 TRAMA

Basandosi su interviste e la propria esperienza personale, il figlio del detective Jensen, il giornalista Jeff Jensen, dà vita al racconto del caso che ha dominato la carriera del padre, quello del killer del Green River. Con l'aiuto dei disegni di Jonathan Case, Jensen narra una storia vera di crimine diversa da qualunque altra.

EDIZIONE

BAO PUBLISHING - OTTOBRE 2013

RECENSIONE 

Sono passati anche per me vent’anni… e non ho dimenticato nulla
Questa graphic novel mi ha tenuto incollato tutta la sera, per la sua crudezza delle immagini e del perché il serial Killer non riesce a sbloccarsi e a dare una confessione sufficiente per incriminarlo, La dedizione del detective e quasi Morbosa, lui ha deciso che anche se questo caso lo dovrà portare alla morte lui deve arrestare e far condannare il Killer di Green River. La storia parte in un modo un macabro e di una violenza improvvisa tanta che mi ha stupito persino me, poi da quel momento si passa al giovane Tom Jensen arruolarsi nell’esercito e coprire il ruolo d’impiegato poi il matrimonio con Charl che nel corso degli anni gli starà vicino quando avrà delle crisi di nervi. Da quel punto per tutta la graphic novel ci sarà uno Zap continuo tra l’interrogatorio speciale tra la polizia e il serial Killer per vedere se lo stesso ricorda dove ha nascosto le altre vittime scomparse che la polizia presume uccisi dal killer, da cercare in tutta la contea di Green River e la scoperta dei primi cadaveri da parte dell’omicidi di quel periodo. Sono stati ritrovati quarantotto corpi accertati e una ventina ancora da trovare che saltano fuori tra un anno e l’altro poi e altri reati commessi in tenera età o in adolescenza come si vede dal primo capitolo, è stato libero dal 1980 al 2001 poi è stato arrestato dopo numerose indagini che sono durate anni. La cosa che ti fa accapponare la pelle, non è il poliziesco fatto magistralmente da Jeff Jensen alla storia e Jonathan Case ai disegni che non mi hanno annoiato, ma il fatto che è vero perché che la graphic novel e tratta da una storia vera poiché l’autore racconta il caso di suo padre che ha risolto con una buona dose di testardaggine e tenacia un caso che molti hanno abbandonato per la complessità, che gli ha fatto crollare i nervi, sempre cambiando i nomi e alcuni fatti come descritto nella fine della graphic novel. Il Killer qui è rappresentato come una persona tormentata dalle azioni che ha compiuto prima di sposarsi per la seconda volta e vederlo cosi provoca in me sola compassione pietà più che rabbia e sgomento anche una sorta di tristezza e inquietudine per come un uomo può togliere la vita ad un’altra persona come se si strappasse un foglio di carta. Il disegno come ho detto è sublime sia per quanto riguarda i personaggi, le situazioni, per gli sfondi e le ambientazioni, il suo tratto è fatto apposta per un poliziesco soprattutto nelle scene un pò crude dove fanno vedere i cadaveri e le ossa delle donne scomparse, tavole talmente curate nei minimi dettagli da far inorridire. Un plauso speciale per aver fatto un’edizione del libro molto maneggevole, né troppo piccolo né troppo grande.
Do un 9 alla storia e 8,5 ai disegni.

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