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IL CONIGLIO NERO STORIA DI SHIORI ASAHINA, DISEGNI DI TAKAYA KAGAMI CON IL DESIGN DI YUU KAMIYA E LE TRADUZIONI DI CLAUDIA BAGLINI


 TRAMA

Taito è sempre assonnato, non riesce proprio a tenere gli occhi aperti, quando si addormenta un sogno ricorrente lo perseguita: incontra una vampira che dice di avergli dato il suo “veleno”. Ma I sogni si trasformano in visioni e a volte sente rimbombare la sua voce anche da sveglio. Così, dopo essere sopravvissuto ad un incidente che avrebbe dovuto ucciderlo, si rende conto che tutti i sogni e le visioni sono più reali di quanto non avrebbe mai potuto immaginare. E ora tutto cambia…

TITOLO GIAPPONESE

ITSUKA TENMA  NO KURO-USAGI

TITOLO INGLESE

A DARK RABBIT HAS SEVEN LIVES

EDIZIONE ITALIANA 

PANINI COMICS - PLANET MANGA - COLLANA YUMI - DA 2014 A 2015

RECENSIONE

Tiriamo le somme su quest’opera, personaggio un po’ stereotipati e insipidi dove in qualche scena riuscivano a insaporire un po’: Taito è il classico personaggio puro di cuore degli shonen che vuole sobbarcarsi tutte le responsabilità anche se prontamente non ci riesce, all’inizio non mi piaceva perché si crogiolava nel suo essere secondario nella sua stessa vita poi dopo avere recuperato i poteri è ritornato a livelli standard di piacimento; Himea potente vampiro che gli piace fare la bambina o l’adolescente, un personaggio che da buoni spunti ma che si perde nel suo amore per Taito e cosi manda in vacca il suo essere leggendario; Mirai Ando demone incaricato di uccidere Gekko per ordine di Hinata ma riesce a farsi catturare e schiavizzata da Gekko, il personaggio macchietta della storia che dicono essere adolescente ma assomiglia ad una bambina un po’ troppo cresciuta con la sua fame di attenzione e di baci dal suo padrone e questo personaggio faceva il suo nella storia facendomi ridere in certi punti e vedendo molte sfaccettature della stessa in altre fasi dl manga; Gekko fratello gemello di Hinata presidente del consiglio studentesco, un personaggio che vorresti prendere a schiaffi ogni volta per la sua saccenza e il suo modo di fare sentire gli altri delle nullità, al confronto di Taito Gekko usa l’intelletto e capisce che non può essere onnipotente e cosi cerca persone che posano essergli utili per il suo comodo, e per quanto non mi piaccia questo personaggio devo dire che è il miglior personaggio della storia, almeno dal mio punto di vista.
La storia poteva essere più oscura e Fantasy ma sì da più spazio all’amore anche se non è proprio svolta tanto bene poteva essere gestita meglio, una trama lineare, uno svolgimento confusionario, una conclusione troppo affrettata, dei Power Up ben studiati vedasi per la trasformazione finale di Taito o la spada Spell Error, e altre cadono nel ridicolo come lo stesso potere di Taito dell’immortalità per sei morti che come la si vede non è un potere grandioso ma un handicap in combattimento siccome se anche una arteria recisa è una morte, le ambientazioni non sono realizzate da opera d’arte ma comunque sono sfiziose come piazza San Pietro a Roma. Il Character Design dei personaggi è una carie ad un dente del lettore, esempio Mirai e Himea come tutti personaggi femminili sono troppo “pucciose” e dolci, dopo un po’ stomaca, su i personaggi maschili sono fatti in modo da arrapare un’adolescente ma a me sembra che manchi qualcosa, non dico che voglio vedere un fisico scultoreo in un adolescente ma neanche delle linee troppo morbide; un’altra pecca è tirare fuori personaggi e presentarceli per poi non usarli più nella storia o tirare fuori personaggi neanche presentati quindi non si sa se chi sono o perché sono usciti. Invece la light novel e molto più leggibile peccato che sono usciti in Italia solo due numeri
Per terminare io credo che questo manga sia da leggere, non perché è fatta bene, ma perché piena di tutti gli errori che un manga non deve avere, eppure a degli spunti interessanti, peccato che sono sviluppati correttamente.
Do un 5 all’intera serie.

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