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Sky Hawk di Jiro Taniguchi con le traduzioni di Susanna Scrivo


 


TRAMA

Dicono che la patria non sia un'espressione geografica, ma un territorio del cuore. Là dove si trova qualcosa per cui lottare, dove la propria consapevolezza matura, dove risiede il proprio simile. In fuga da un mondo al collasso, due samurai potranno ritrovare nell'amore per una terra straniera l'orgoglio perduto?


TITOLO ORIGINALE

TEN NO TAKA


EDIZIONE ITALIANA

PANINI COMICS - COLLANA ROMANZO A FUMETTI - MAGGIO 2013


RECENSIONE

“io sono Sky Hawk”
La storia parte con un uomo d’origini giapponesi trovare una donna che ha appena partorito e quindi senza forze siccome ha partorito da sola, quindi l’uomo, la porta nella sua casa e le fa recuperare le forze qui scopriamo che in realtà la donna è una schiava fuggita da un accampamento per salvare la sua bambina da morte certa, i loro padroni si presentano alla porta dei due orientali e chiedono se vedano una ragazza indiana incinta, la cercano non solo perché fuggita ma anche perché prima di fuggire a preso un sacchetto di pepite d’oro, il giapponese gli restituisce le pepite ma la ragazza non gliela daranno, quindi c’è un parapiglia generale e i due giapponesi in poco tempo hanno la meglio sui padroni della ragazza, con delle mosse di Judo, siccome i due giapponesi sono dei samurai in fuga dalla guerra che attanaglia il Giappone, i due Giapponesi vengono aiutati dai pelle rossa e da quel punto ci sara un cambio di fronte dei due giapponesi che vedono come nuova casa e patria le terre selvaggia dell’America e gli indiani, diventando loro stessi indiani, con nomi che ricordano animali e la natura, e loro in cambio insegnano le mosse tipiche orientali ai nativi d’america che rimangono sorpresi dai lineamenti ancora più sconosciuti dei visi pallidi che vengono a invadere le loro terre. Quello che posso dire di questa Graphic novel è cinematografico, le scene d’azione sono fatte in modo magistrale, i due protagonisti sono molto semplici, non ci si sofferma sul loro passato da samurai ma sul loro presente da indiani non però dimenticando le loro origini poiché nelle battaglie che seguiranno nella storia, usano tattiche imparate in anni di esperienza come samurai usando ancora la loro inseparabile katana e il loro modo di pensare non è tipico francese, inglese, spagnolo o di qualsiasi altro colonizzatore. Non so quanto è vero o è un espediente narrativo, ma la graphic novel Sky Hawk usa l’espediente del giapponese che emigra in America, un espediente che troviamo in altre opere d’altri autori, come Isamu ( Sam il ragazzo del west) o in Guns Frontier ( di Leiji Matsumoto).
Per il disegno non c’è niente da dire perché rischio d’essere ripetitivo ma in questa storia c’è un’evoluzione nel tratto, o almeno è quello che ho percepito mentre leggevo. Nell’introduzione prima di addentrarci nella storia si parla di cosa ha voluto fondere Taniguchi prendendo ispirazione da film famosi che parlano di quest’argomento, esempio “ balla con i lupi”, “avatar” o “l’ultimo samurai”, Gli argomenti che ho trovato nella storia che combaciano con i film sono: la famiglia trovata nel posto del tutto improbabile per il protagonista, applicare le conoscenze passate con quelle appena apprese, aderire ad un credo e farlo suo come se fosse stato deciso dalla nascita.
Per concludere devo dire che questa graphic novel è molto più dinamica rispetto a quelle lette in precedenza dello stesso autore, c’è anche qui da riflettere, però le scene di battaglia sono fenomenali e ti incollano alla lettura, la tavola che preferisco è la scena che vuole essere una presa per i fondelli alla scena dell’ultimo samurai dove la legione deve far cadere le difese degli indiani e cosi usano il Gatling ( mitragliatore che si usava a quel tempo) ma viene prontamente abbattuto da sky hawk come se niente fosse uccidendo l’utilizzatore con una freccia.
Do un 8 alla storia e 10 ai disegni.

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