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Cronache Di Gerusalemme di Guy Delisle con le traduzioni F. Martucci e A. Merico


 

TRAMA

Agosto 2008: un volo notturno porta Guy Delisle a Gerusalemme, dove il fumettista e la sua famiglia trascorreranno un anno della propria vita per dare modo a Nadège, la compagna di Guy, di partecipare a una missione di Medici Senza Frontiere. Vivranno a Beit Hanina, un quartiere nella zona est della città che sin dalla prima passeggiata si mostrerà, in tutta la sua desolazione, decisamente diverso dalla Gerusalemme propagandata dalle guide turistiche; e si destreggeranno più o meno goffamente in una quotidianità fatta di checkpoint e frontiere - teatro di perquisizioni e infiniti quanto surreali interrogatori -, delle mille sfumature di laicità e ultraortodossità, di tensioni feroci e contrasti millenari, e della disperata speranza, della rabbia e della frustrazione del popolo palestinese, in lotta ogni giorno contro l'occupazione, devastato dall'atrocità di un attacco (la tristemente nota Operazione Piombo Fuso) di cui l'autore si trova a essere basito spettatore. Una quotidianità condizionata dunque da grandi questioni, eppure fatta, come ogni altra, di piccoli momenti, narrati dall'autore di "Pyongyang", "Cronache birmane" e "Shenzen".


EDIZIONE ITALIANA

RIZZOLI LIZARD - APRILE 2012 


RECENSIONE 

“arrghh!... Cosi imparo a mangiare maiale nella terra santa. Promesso . Perdonami gesu bambino”
Io ho sentimenti contrastanti su questa graphic novel , da un lato c'ho messo molto per arrivare in fondo ma dall'altra a volte ti metti a ridere come un cretino davanti alcune tavole. La Graphic Novel si struttura come un documentario con alcuni siparietti comici, racconto di un'esperienza dell'autore che per un anno ha vissuto con una famiglia a Gerusalemme sia per il suo lavoro che per il lavoro della moglie, essendo lei una volontaria di medici senza frontiere. In questo periodo lavoro a questo fumetto, all'interno ci spiega molte cose che non trasparono dalla tv quando lo sentiamo al telegiornale ,la dura vita di un turista ma anche ci abita, a causa delle differenze culturali, incomprensioni religiose tanto che le persone che vanno per turismo o per lavoro devono studiare tutte le usanze, altrimenti si rischia il linciaggio o guardati con sospetto che è successo all'autore. Alcuni aneddoti ti fanno sorridere come quando l'autore perde le chiavi Nell'incastro dell'ascensore e con vari stratagemmi riesce a riprenderla o quando usava degli stratagemmi per passare dove si passa se si crede in una religione e cosi mi allego al discorso di prima. I difetti che per me sono Palesi è il suo non prendersi per gioco a parte in alcune parti , mi è stato difficile arrivare alla fine perché non mi ha preso come doveva, cioè nonostante è stata una lettura che mi ha fatto capire cosa a provato l'autore in quelle terre martoriate dalle guerre religiose e poi capiamo il punto di vista di un ateo. Per quanto riguarda i disegni nulla da dire , perfetti per quello che vogliono rappresentare forse l'ho trovato un po' monotono in molti punti, ok che nel fumetto l'autore dice “ nei fumetti non si può raccontare sempre storie per bambini” ma tu devi intrattenere nell'opera anche se si tratta di giornalismo. Un aneddoto molto interessante è il prete che legge il manga di Helsing. Anche la struttura dello svolgimento del Graphic Jornalism ( fumetto giornalistico) non c'è molto da aggiungere se non che abbiamo vissuto mese per mese assieme all'autore. Nel complesso devo dire che oggettivamente è una perla ma soggettivamente non lo ritengo un capolavoro ma un discreto lavoro , dato dal fatto che non mi ha coinvolto nella lettura.
Do 6.5 alla storia e 8 ai disegni

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