Recensione di Sophia la ragazza aurea di Vanna Vinci
Sophia disegna fumetti ma ha anche un'altra grande ossessione, l'alchimia. Dalla Sardegna assolata parte alla volta di Bologna, una città che si rivela inaspettatamente magica. Sophia è alla ricerca di una nuova sistemazione, ma anche alla caccia di un editore per le sue tavole, e forse all'inseguimento del segreto dell'elisir filosofale. Ad accoglierla è Ermete, un vecchio amico di famiglia, uno strano personaggio sempre vissuto ai margini della società, impegnato giorno e notte con la Grande Opera. In un susseguirsi di incontri bizzarri e inquietanti, Sophia traccia la sua strada nella Grande Ricerca, che in filigrana lascia trasparire l'intenzione dell'autrice di guardare fino in fondo a certi lati oscuri dell'esistenza.
EDIZIONE ITALIANA
KAPPA EDIZIONI
RECENSIONE:
Per quanto riguarda il disegno è magistrale con queste linee morbide e delicate, era una gioia per gli occhi scorrere quelle pagine piene di sentimento e di ricettacoli alchemici, la protagonista non sa cosa vuole dalla vita con il suo lavoro di disegnatrice di fumetti e la sua passione per l'alchimia insegnatogli dal nonno. La sua vita cambia quando per il suo lavoro si trasferisce a Bologna e entra in contatto con “Ermete” che è un vecchio amico di famiglia e a conoscenza di diversi metodi alchemici tra cui il metodo per produrre l'elisir di lunga vita. Quindi sopiha inizia a cercare un misterioso libro. Molto interessante la sua concezione della vita tramite l'alchimia, lei lo vive come un sogno, ma è molto difficile restare con la protagonista e i suoi trip mentali.
Do un 7.5 per la storia e 8 al disegno
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