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Recensione di Sereno su gran parte del paese di Andrea scopetta


 TRAMA:

Gianna, Berta, Aida, Mariù, Bice, Vincenzina, e poi ancora un cane, un fratello figlio unico, un operaio della Fiat, un ferroviere pugliese, zia Rosina: Rino Gaetano, un eroe a tempo perso è un viaggio intenso attraverso la stralunata sfilata di personaggi, alcuni verosimili, alcuni immaginari, cantati da Rino Gaetano. Per la prima volta a fumetti, viene raccontata l'intelligente, lacerante, malinconica ironia e l'irridente anarchia del cantautore calabrese morto a soli 31 anni. La sua vita di eroe a tempo perso che non si è mai preso sul serio, e che ha scelto di fare il cantautore per sfogare un innato bisogno di offrire la propria originalissima visione delle cose. La sua vita di garbato cantastorie che con le sue canzoni graffianti è capace ancora oggi di mettere in crisi usi e costumi del nostro Paese.


EDIZIONE ITALIANA 

BECCO GIALLO


RECENSIONE:

Come sarebbe se un cantautore come Rino Gaetano tornasse nel nostro mondo, nella nostra Italia e vedrebbe quanto e cambiata? L'autore di questo favola a voluto raccontare che l'Italia non è cambiata di una virgola, le stesse lotte tra capi e operai, sindacalisti che fanno capi con i capi per il loro tornaconto, e il protagonista cane umanizzato che lavora precariamente come impiegato e un giorno vede una strana persona che gli dice di non bere il petrolio alle tre. Quella persona è Rino Gaetano. Il cane l'autore lo prende come protagonista televisiva alla trasmissione “adesso musica”, che si vede come prologo nel volume, pratica lui parla del cane come la solitudine per eccellenza. Da li le avventure di questo cane umanizzato e del personaggio di Rino Gaetano che istruisce questo cane a godersi la vita con citazione e canzoni che lui stesso a detto e scritto. Personalmente è stata una lettura leggera su un personaggio che sentivo solo ricordare e di cui ho visto la fiction sulla RAI ma cosi tanto tempo fa che non mela ricordo, solo qualche pezzo significativo. I disegni sono sporchi ma al punto giusto, fatto bene il concetto del mondo in bianco e nero per rappresentare un Italia noiosa e statica, con la comparsa di Rino si tingeva di azzurro.

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