Al tempo di papà di Jiro Taniguchi con traduzione Midori Yamane
EDIZIONE ITALIANA
Panini comics - Gennaio 2000
RECENSIONE
La storia di un uomo che è stato in conflitto con il padre per molto tempo e che al funerale di quest’ultimo inizia a ricordare la sua figura ed inizia ad avere rimpianti, la storia si svolge sia nel presente che nel passato, nel paese di Tottori, paese natale dell’autore, questo fumetto per lui è un modo per chiedere scusa della lunga assenza. Nel fumetto la storia del padre è una storia come tante nel dopoguerra, con l’occupazione degli americani, il lavoro da barbiere, la costruzione di una famiglia, con il grosso problema di un incendio, la ricostruzione del lavoro, infedeltà della moglie, il divorzio e il risposarsi dopo poco tempo. Ma questa storia è vista dagli occhi del figlio che da quando la madre se n’è andata non è più riuscito ad interagire con il padre perché lo incolpava del divorzio, e trasferendosi a Tokio a trovato una scusa per sottrarsi al dover ereditare il salone da barbiere come vorrebbe il padre e lo zio. Molte cose non mi sono andate molto giù nei concetti detti dai personaggi, che io ho riscontrato anche nella realtà esempio la moglie che è infedele al marito siccome lui pensa solo al lavoro, cosa che assolutamente non condivido o quando con tutto quello che è successo con il protagonista, la sorella dello stesso dice di non volere che il figlio vada all’università di Tokio perchè teme di non vederlo più, sono cose che m’irritano e non poco. Insomma al tempo di papà rievoca ricordi e sensazioni anche a chi ha ancora i genitori ma soprattutto al paese che lasci quando decidi di andare via, quando si ritornerà nel luogo dove si è partito, ci ricorderemo di tutte le persone che abbiamo conosciuto nel corso della vita e il paese che sì e tanto amato o odiato e ci accorgeremo che non è cambiato per niente. Il disegno sempre sublime e realistico a massimi livelli e lo stile è sempre una graphic novel.
Do un 7 alla storia e un 8 ai disegni.
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