Impressione a caldo su Don't Call It Mystery #2 di Yumi Tamura con traduzioni di Matteo Cremaschi
ATTENZIONE SPOILER SUL VOLUME!!
TRAMA VOLUME 2
Totonou Kuno voleva solo andare a vedere una mostra di impressionisti, ma l’autobus su cui è salito è stato dirottato da due criminali che portano l’autista e i sette passeggeri nella loro villa. Che cosa vorranno fare ai poveri ostaggi? La risposta nella prima parte di questo volume! Per Totonou, poi, inizia una nuova avventura quando decide di partire per Hiroshima...
EDIZIONE ITALIANA
EDIZIONE BD - JPOP MANGA - SETTEMBRE 2023
IMPRESSIONE A CALDO
Davanti a questa enorme villa gli ostaggi vengono scartati all'interno e viene spiegato il perché sono stati condotti alla villa, tra loro si nasconde un killer che seppellisce le vittime ancora vive, la cugina del proprietario della villa è stata uccisa in questa maniera, quindi i rapitori fanno entrare tutti in un grande salone, e sfruttando degli escamotage per farsi dire tra loro se ci sono persone che vogliono la morte di qualcuno in particolare; nel secondo episodio vediamo Kuno andare a Hiroshima come detto da uno degli ostaggi da poi si rivelerà essere il proprietario della villa e fratello minore della vittima, Kuno ad Hiroshima deve recarsi per un caso che Garu ha chiesto a Kuno la sua consulenza. In questo treno, vicino al suo posto vede una ragazza che sta guardando delle lettere e lui riesce a decifrare i simboli sulle lettere che sembrano innocui disegni. Anche questo secondo volume si parla tanto e la lettura del manga è molto lunga ma non pesante, l'autore prende spunto per un argomento e lo sviscera in tutte le salse, facendo si che i stessi personaggi diano la propria opinione, molto interessante i messaggi in codice nelle lettere della ragazza del treno, soprattutto ingegnoso perché la ragazza riceve il messaggio della madre senza guardi, la conclusione della storia di Garu non so come prenderla, l'assassino è una rivelazione ma il fatto che non sia plateale e il fatto che sia stato scoperto, forse sono abituato ad altri tipo di gialli, ma il killer è un comune autista e lo ha fatto per la sensazione che ha provato con la sua prima vittima e non è più riuscita a fermarsi, come per dire che il mostro si cela in ognuno di noi anche nella persona più insospettabile, o è il mondo intorno a noi che ci rende cosi ma come ragiona il protagonista “ siamo noi a decidere chi siamo”. Come sempre una lettura intrattenente molto prolissa e attenta ad ogni singolo particolare.
VOTO:8.1/10
VOTO:8.1/10
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