Recensione di "Un cielo Radioso" di Jiro Taniguchi con traduzioni di Francesca Scala

 

TRAMA:

Una notte, un incidente. Un padre di famiglia, Kazuhiro, investe un giovane motociclista. L'uomo muore poco dopo, il ragazzo sopravvive per miracolo. Al suo risveglio dal coma, tuttavia, scopre che nel suo corpo si è risvegliata la coscienza di Kazuhiro, come se all'uomo fosse stata offerta un'ultima possibilità di rimediare ai propri errori. Taniguchi, come non mai.

EDIZIONE ITALIANA 

COCONINO PRESS - FANDANGO - OTTOBRE 2010

RECENSIONE:

La storia di due famiglie con i loro rispettivi problemi, cosa li accomuna? Un incidente avvenuto in una notte di luglio. Un signore di 40 anni, Kazuhiro Kubota, in viaggio di lavoro investe un ragazzo di 17 anni in moto Takuya Onodera e mentre il corpo di Kazuhiro muore, la sua mente-anima torna indietro ma non nel corpo giusto. Adesso Kazuhiro si trova nel corpo di Takuya e vede un mondo in cui lui non esiste più. Il suo pensiero va subito alla moglie e figlia e a tutte le volte che ha sbagliato, vuole rimediare, prima di andarsene perché Kazuhiro sa che Takuya sta tornando e che quello sta non può durare. Una storia che all'inizio mi è piaciuta ma non la consideravo un capolavoro poi dopo la postfazione di Taniguchi, ripensando a tutta la storia la cosa che ho pensato è “ se succedesse veramente sarebbe una cosa devastante” e poi la critica allo sfruttamento nel lavoro in Giappone e al modo in cui vogliono tappare la bocca ai famigliari della persona che perdono la vita. La storia si sofferma anche sui rapporti tra Takuya e la sua famiglia che, prima dell'incidente, non andavano molto d'accordo per il fatto che il si è risposato con un'altra donna e la madre lo abbandona. Il livello dei disegni dei Taniguchi è sublime, molto realistico e molto pulito. È la sua prima storia sia fatta più a Graphic Novel europeo che a stile manga anche nel suo paese.

Il mio voto per questo fumetto è 8 per la storia e 9 per i disegni.