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Recensione di Maus Di Art Spiegelman con le traduzioni di Cristina Previtali


 TRAMA:

La storia di una famiglia ebraica tra gli anni del dopoguerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti. Un padre, scampato all'Olocausto, una madre che non c'è più da troppo tempo e un figlio che fa il cartoonist e cerca di trovare un ponte che lo leghi alla vicenda indicibile del padre e gli permetta di ristabilire un rapporto con il genitore anziano. Una storia familiare sullo sfondo della più immane tragedia del Novecento. Raccontato nella forma del fumetto dove gli ebrei sono topi e i nazisti gatti.


EDIZIONE ITALIANA

EINAUDI - 2010


RECENSIONE:

Questa Graphic novel mi ha tenuto incollato alla lettura dall'inizio alla fine, l'olocausto è solo di contorno alla vera storia tra un padre, che è sopravvissuto all'olocausto e a perso tanto nella sua vita con la guerra che lo ha reso ansioso, e il suicidio della moglie, sempre più triste e burbero; e il figlio che è in cattivi rapporti con il padre per vari motivi per vari motivi per il quale lo ha portato sempre di più lontano dalle idee del padre, da una parte si sente in colpa per il suicidio della madre ma dall'altra la accusa di averlo incolpato del suo suicidio come si vede nel suo primo fumetto inserito in Maus, è in competizione con il fratello morto durante la guerra, ma presente sempre nella vita di Art per il fatto che i suoi hanno appeso una foto nella loro camera. Due individui a cui la vita e stato crudele che si ritrovarono per un progetto del figlio di ripercorre tutte le tappe da quando i genitori si sono incontrati sino a quando si rincontrano dopo la guerra, con Minuzia di particolari, il padre descrive cosa succede negli anni in cui Hitler divento cancelliere tedesco e deportò ebrei e tutti coloro che si sono opposti a lui, prima nei ghetti e poi nei campi di sterminio. Il disegno è molto crudo e forte nonostante l'autore usi delle facce animalesche quasi buffe ,ogni tipo di individuo etico culturale: i topi sono gli ebrei, i cani sono americani, i maiali sono polacchi, i gatti sono i nazisti o tedeschi e le rane sono francesi. Questa Graphic Novel la consiglio davvero a chiunque e in grado di leggere, le scene più crude sono quelle dei campo di Dacau. Come il solito si vede l'indifferenza del mondo o la malvagità che porta una persona a tradire, o a voltare la faccia quando succedono tragedie di tale porta, e molto attuale questo tema.

Do un 10 pieno sia al disegno che alla storia.

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