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Impressioni a caldo di Doctor who #7 - Le fratture : parte 2 di Robbie Morrison con i disegni di Brian Williamson su traduzione di Susanna Raule

ATTENZIONE SPOILER SUL VOLUME !!!

TRAMA NUMERO 7

Continuano le avventure a fumetti del viaggiatore del tempo più amato della televisione!Sulla nostra Terra è avvenuto un omicidio che coinvolge uno scenziato della UNIT , mentre in un universo parallelo le vittime appartengono alla sua famiglia. Forse c’è un modo per mettere in comunicazione i due universi,ma se ciò scatenasse degli orrori indicibili?Il Dottore e Clara tornano in prima linea per fronteggiare dei pericolosi esseri interdimensionali!

EDIZIONE

RW LION - REAL WORD - TITAN COMICS - BBC - GIUGNO 2017

COLLABORATORI REALIZZAZIONE SPILLATO

COLORI: HI-FI  
LETTERING: MATTEO DE ANGELIS
GRAFICA: ROB FARMER 
ASSISTENTE EDITOR : KIRSTEN MURRAY 
EDITOR: ANDREW JAMES

IMPRESSIONI A CALDO

“C: E non aiuta avere una cabina della polizia degli anni sessanta parcheggiata in mezzo al soggiorno. Dovrei farti pagare l’affitto. D: Dovrei farti pagare il Taxi”
In questo numero troviamo il Dottore impegnato ad incontrare chi sta stravolgendo il tempo e, con lui c’è Clara e un’alunna della Coal High School dove Clara insegna, che poco tempo dall’inizio dell’episodio perde il padre in un incedente stradale. Dall’altra parte della città la madre della ragazza che ora è con Clara e il Dottore vede una cosa sconvolgente, mentre cercava la figlia più piccola che nello scorso numero abbiamo visto intrattenersi con un individuo con una strana tuta che lei riconosce, la madre scopre che quest’individuo è suo marito che lei stessa aveva salutato prima di essere bruciato nella sua macchina. In quest’episodio si fa riferimento alla battaglia di Londra avvenuta per mano dei Cyberuomini nella base Torchwood, e con la stessa macchina che i Cyberuomini hanno usato per lasciare l’universo di Pete Tyler, il padre di Rose per entrare nell’universo del Dottore, Lo scienziato della UNIT Paul Foster, distrutto dal dolore per la perdita della sua famiglia, riattiva la macchina e all’insaputa della UNIT la usa e arriva nell’universo del Dottore con non poche conseguenze, scatena l’ira delle creature che abitano nel vuoto, chiamate Fratture che prendono il posto delle persone possedendole e spedendo le entità delle persone controllate da loro nel vuoto. Dopo un’isteria generale, il Dottore porta tutti in salvo e spiega la situazione a tutti e poi prende la tuta del signor Foster che risulta piena di polvere di vuoto abbastanza rintracciabile dalle fratture e la porta lontano. Molto interessante il fatto che le figlie dell’uomo che sono giovani e più aperte ai cambiamenti accettano che il padre sia lì davanti ai loro occhi anche se loro stesse hanno visto il padre bruciare tra le lamiere dell’auto mentre la madre che è adulta e abituata a ragionare in modo razionale non riesce ad accettare il suo marito morto davanti a lei sì li, Kate intanto accerchiato da l’ordine di trovare il Dottore.
Molto interessante la questione del Multiverso che sta prendendo piede sia nei fumetti d’ogni genere, nei libri ( che poi nei libri il concetto è stato introdotto nel 1950) e persino nei videogiochi, la cosa che mi gasa sul multiverso è il fatto di trovare lo stesso personaggio in una chiave diversa da come hai sempre visto e con il fatto che il TARDIS prima della guerra del tempo riusciva a passare ad un universo all’altro senza distruggere la realtà ti da spazio all’immaginazione. Come sempre le spiegazioni d’Elena Pizzi sono perfette e impeccabili che in questo numero ci spiega le origini del Multiverso, quando è comparso in Doctor Who e i film con attore Peter Cushing nel ruolo del primo Dottore prodotti dall’Amicus Productions che non seguono la continuity della serie tv e alla Dalekmania scoppiata dalla prima apparizione dei nemici del dottore. La pagina umoristica di Colin Bell fa veramente sbellicare soprattutto a chi riconosce i riferimenti della serie contemporanea che gli autori usano. Per quanto riguarda al disegno devo dire che lo stile sporco e molto realistico ci sta molto bene ora che ci addentriamo sempre di più nella storia.


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